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Bolletta luce e gas: 10 consigli per difendersi dai call center

  • Immagine del redattore: Matteo Viani
    Matteo Viani
  • 7 dic 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 9 dic 2024



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La fine del mercato tutelato espone i consumatori a una nuova ondata di telefonate di call center pronti ad offrire nuove offerte. Può tornare utile in questo senso il decalogo dall’Arera con l’Antitrust, in occasione della campagna “Difenditi così”.

Ecco le 10 regole delle due Autorità.


1) Individua chi sta chiamando

Ogni volta che si riceve una telefonata a scopo commerciale, occorre chiedere che venga indicato chi sta chiamando e perché. L’operatore deve mettere a conoscenza del nome della società di vendita e dello scopo della chiamata. Nessuna Autorità, Agenzia o Ente pubblico chiama i clienti finali per attivare nuovi contratti.


2) Nessun obbligo a concludere il contratto

Secondo il Codice del Consumo per rendere vincolante un contratto concluso per telefono è necessaria una conferma del consumatore, che deve essere espressa normalmente in forma scritta. Per utilizzare un’altra modalità occorre un espresso consenso, che dovrà essere conservato dalla società di vendita e messo a disposizione del cliente. Esprimendo il consenso al telefono, occorre sempre chiedere se la chiamata viene registrata.


3) Nessuno può interrompere la forniture

Nessuno – ricordano le autorità – rimane senza fornitura di energia elettrica e gas se non per motivi che dipendono dalla sua volontà (ad esempio per disattivazione del punto a seguito di richiesta del cliente finale), nonostante alcuni call center possano dire il contrario facendo riferimento alla futura cessazione delle tutele di prezzo. Nessuno è obbligato a scegliere un contratto diverso da quello in corso, la scelta spetta sempre al consumatore.


4) Nessuna fretta

È sempre opportuno chiedere a chi telefona tutte le informazioni che ti servono per comprendere esattamente le caratteristiche dell’offerta, eventualmente si può contattare l’operatore o concordare un nuovo appuntamento telefonico. Se non è chiara la spiegazione ricevuta per telefono, si può chiedere di ricevere documentazione scritta, che potrà essere valutata con tutta l’attenzione necessaria. Per elettricità e gas il venditore deve mettere a disposizione la Scheda di confrontabilità e la Scheda sintetica che possono aiutare nel valutare le caratteristiche dell’offerta.

Occorre poi tenere presente che il cambio di fornitore potrebbe comportare un risparmio, o una fornitura più adatta alle esigenze. Valutazione che si può fare autonomamente attraverso il Portale Offerte


Per sapere se stai usando il migliore fornitore, clicca qui per compilare il modulo.


5) Attenzione alle voci del prezzo finale

È utile sapere che il prezzo comunicato al telefono o nelle pubblicità non è di norma il prezzo complessivo ma solo la parte su cui i venditori possono farsi concorrenza, che comprende i costi di commercializzazione e i costi relativi all’acquisto dell’energia e del gas; tali componenti rappresentano solo una parte del prezzo complessivo finale, seppure la principale. In particolare, il prezzo deve essere illustrato in modo da indicare se lo stesso varierà nel corso del tempo (ad esempio alla scadenza dell’offerta) o se si tratta di un prezzo fisso o indicizzato, vale a dire se risente del variare di determinati parametri, che devono essere specificati.

Nell’offerta possono esserci anche servizi o beni aggiuntivi rispetto alla semplice fornitura, che devono essere descritti in modo trasparente nella proposta che viene fatta al telefono e nella documentazione informativa che si può sempre richiedere


6) Verificare il contratto stipulato

Se si è concluso un contratto per telefono, occorre comunque verificare che le condizioni economiche di fornitura (CTE), che verranno inviate a conferma della conclusione del contratto, siano le medesime che sono state precedentemente illustrate dall’operatore al telefono.

La conferma dell’offerta proposta dall’operatore e quella con viene manifestata l’adesione all’offerta devono essere messe a tua disposizione (anche attraverso la trasmissione delle credenziali per accedervi sul sito Internet del venditore), in modo tale che possa essere conservata e riprodotta e non possa essere modificata.


7) il diritto al ripensamento

Se si cambia idea su un contratto per telefono, non bisogna preoccuparsi: ci sono 14 giorni di tempo per annullarlo. Infatti, se il contratto non è stato concluso nei locali commerciali del fornitore, si può esercitare il “diritto di ripensamento”, vale a dire il diritto di liberarsi dal vincolo contrattuale senza fornire alcuna motivazione, manifestando una volontà in tal senso inviando una raccomandata A/R o una PEC al fornitore (o compilando l’apposito modulo allegato alle condizioni di contratto).



8) Quando si può non pagare la bolletta

Se si riceve una bolletta da una nuova società di vendita, ma senza avere espresso un consenso al cambio di fornitore, bisogna chiedere al fornitore che ha inviato la bolletta di fornire la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto. Potrebbe essere stati vittima di una attivazione non richiesta.

Nel caso di attivazione non richiesta sì ha poi diritto a non pagare la fornitura ai sensi dell’art. 66-quinquies del Codice del Consumo.


9) Rimanere sempre informati

Per avere informazioni ed assistenza sulla regolazione nei settori dell’energia elettrica e del gas, sulle tutele e su come fare valere i propri diritti ci si può rivolgere allo Sportello per il consumatore energia e ambiente di ARERA


10) Segnalare all’Antitrust le scorrettezze

È possibile inviare una segnalazione anche senza l’assistenza di un avvocato mediante una di queste modalità seguenti:

- compilando e inviando on line il modulo cui si accede tramite il link segnala on line;

- inviando la segnalazione scritta alla casella protocollo.agcm@pec.agcm.it;

- tramite posta ordinaria inviando la segnalazione a Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma.


Per sapere se stai usando il migliore fornitore, clicca qui per compilare il modulo.



Fonte: La Repubblica

 
 
 

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